Opera Santa Maria della Luce
Io sono la luce del mondo.
Chi mi segue non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.
(Gv 8, 12)
Il Nostro Carisma
(Giovanni 8,12)
Io sono la luce del mondo.
Chi mi segue non cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita.
Il carisma dell’Opera S.Maria della Luce (OSMdL) pone al centro il Vangelo di Giovanni in quanto fonte di Luce, partendo dal passo Gv 8,12: “Chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”, così com’è scritto sul cartiglio della prodigiosa immagine della Madonna della Luce del Santuario di Collelungo di S.Venanzo (Terni).
I membri dell’OSMdL saranno, dunque portatori di luce ovunque essi andranno. In un mondo sempre avvinto dal relativismo e attirato dall’individualismo. L’Opera sarà fiamma e lampada evangelica cosciente che “la luce splende nelle tenebre ma le tenebre non l’hanno accolta” (Gv 1,5), e che “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9).
Nel libro delle Costituzioni dell’OSMdL, lo spirito della comunità si apre e si sviluppa attraverso tre punti essenziali:
1.l’evangelizzazione (Cost. 8) attraverso l’impegno dell’azione apostolica che costituisce la vita stessa dell’Opera e che dovrà sempre essere animata da un profondo spirito di preghiera personale e comunitaria quale fonte primaria di una luminosa unione con Dio (LG 5), tutto in unione alla Chiesa quale universale sacramento di salvezza (LG 48).
La prodigiosa immagine della Madonna della Luce presenta un dato determinante nella missio dell’Opera e cioè quella di un mandato chiaro e autorevole: la Vergine Maria affida ai suoi figli il compito arduo di ricevere e trasmettere la LUCE, il Figlio di Dio incarnato, vissuto, morto e risorto per ogni uomo, per ogni creatura che è sotto il cielo. E ciò con forza e audacia: “fate quello che vi dirà” (Gv 2,5).
2. la vita fraterna in comunità. Dopo la chiamata dei primi discepoli (Gv 1,35 ss) è fondamentale per i fratelli del’Opera la presa di coscienza che non può esistere un’autentica azione evangelizzatrice senza la testimonianza concreta e visibile della vita fraterna vissuta in armonia con se stessi e con i fratelli e le sorelle di comunità (LG 46).
La prima pratica di pietà sarà riservata alla ricerca dei doni e alla valorizzazione dell’altro, considerando che è anche il limite e la fragilità di ognuno a permettere alla fraternità di crescere e maturare quale segno voluto da Gesù in persona: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli” (Gv 13,34-35).
Per tale motivo sentirsi “chiesa del figlio minore” (Lc 15,11-32) aiuterà i fratelli a vivere costantemente nella prospettiva dell’accoglienza dell’altro come il Padre “attende il figlio minore”. Non a caso la scelta della minorità evangelica intende caratterizzare lo stile di vita e le dinamiche interne della fraternità di fronte al mondo che attende con impazienza il compimento della pienezza del tempo. Una minorità non solo vissuta ad extra, ossia vissuta con lo sguardo e all’attenzione rivolta ai più poveri, ma bensì ad intra. Una minorità che possa scoprire la bellezza e il valore del fratello e sorella di comunità.
3. Il servizio ai poveri. La scelta degli ultimi, degli indifesi, dei diseredati, secondo le indicazioni delle opere di misericordia corporali e spirituali deve toccare e trasformare il cuore e l’agire di ogni fratello e sorella di comunità.
Dovrà essere sempre in crescendo il passaggio della conversione dal semplice servizio ai poveri, opera mirabile di una vera ricerca di Dio (Gv 13,1 ss), a un costante anelito a farsi povero e incarnare sempre più l’abbassamento del Figlio di Dio, fattosi povero nella carne: “Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2 Cor 8,9).
L’Opera S.Maria della Luce, l’Associazione Comunità Nazareth si pongono sempre nella dimensione mariana dell’ascolto della Parola per riconoscere nella Madre di Dio, Madre della Luce l’ausiliatrice e la mediatrice di ogni grazia. L’Icona del Santuario di Collelungo sottolinea come la Madre di Gesù indica con la mano destra il Figlio che reca il cartiglio “Qui sequitur me non ambulat in tenebris” e così indicando, spinge l’attenzione al Bambino che reca tra le sue braccia come la “Via” da seguire e pronta a sottolineare “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5).
Nel corso della vita ministeriale e consacrata i membri dell’Opera saranno attenti all’esempio dei santi per attingere dalla loro testimonianza forza e costanza nel seguire le orme di Cristo, Salvatore e Redentore. Una particolare attenzione volgeranno alla vita e alle opere di San Vincenzo de’ Paoli e di san Francesco di Assisi il cui esempio ci ha sempre ispirati.
Dunque Vangelo ed Eucarestia. La Parola e il Pane. Tutto permeato dalla Preghiera e dalla Gioia di condividere i passi del nostro andare con i fratelli e le sorelle di comunità. L’Opera S.Maria della Luce e l’Associazione Comunità Nazareth dovranno sempre vivere in armonia il fascino, la forza e il compito della Missione ad gentes. Così potranno essere certi di proseguire il loro cammino secondo la vita e gli insegnamenti di Cristo: Unico Salvatore e Redentore dell’uomo e della storia.
Infine, l’Opera S.Maria della Luce, assieme all’ Associazione Comunità Nazareth non escludono, la scelta di fratelli o sorelle che vorranno vivere la dimensione contemplativa, come cita il libro delle Costituzioni al punto 16 (Osea 2.16).
Coroncina
Madonna della Luce
Dall’inizio del cristianesimo la Beata Vergine Maria occupa nel cuore del popolo cristiano un posto singolare. Il genuino amore dei fedeli le ha attribuito, nei secoli, numerosi titoli: Madre, Avvocata, Ausiliatrice, Rifugio dei cristiani.
Nell’antica chiesa a Collelungo di San Venanzo, la preghiamo come Madre della Luce.
Molti sono coloro che vivono questa devozione facendo riferimento al Santuario di Collelungo come figli che si riconoscono bisognosi dell’aiuto di Maria Santissima e bisognosi di Luce. Attraverso l’opera missionaria dei nostri fratelli dell’Opera S.Maria della Luce e dell’Associazione Comunità Nazareth, il titolo di Madonna della Luce ha varcato i confini dell’Italia e oggi è venerata in diverse parte del mondo: Brasile, Messico, Africa e India.
Vogliamo camminare nella luce. Quella Luce che la Madonna portò nel suo grembo, e che parte dalla voce stessa del Figlio di Dio: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8,12). Da questa vocazione è nata la “Coroncina della Madonna Luce”, una semplice preghiera in forma di supplica che ci invita a camminare con Maria, unendo la sua vita alla nostra attraverso la potenza dei doni dello Spirito Santo.
La Coroncina articola la preghiera attraverso sette misteri che ci ricordano i sette dolori della Santa Vergine uniti alla gioia e alla gloria portata dal Salvatore. Questo non solo per contemplare i dolori della Madre di Dio, ma per essere aiutati a superare ogni oscurità, certi che il Padre non ci abbandona mai. Così, ogni mistero viene costituito da sette grani, che ci conduce ai momenti più salienti della vita di Maria di Nazareth e che Lei ha portato nel suo cuore. Per questo invochiamo i sette doni dello Spirito Santo (sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timore di Dio) che ci soccorrono nel pellegrinaggio verso Dio e ci sostengono nell’impegno del nostro battesimo.
La Coroncina della Madonna della Luce è quindi un marciare con Maria, avanzare passo a passo verso l’incontro con Colui che è la vera Luce del mondo.
Voglia essere per noi un segno, un invito del Cielo che ci interpella: «Venite, e camminiamo nella luce del Signore» (Is 2,5).
Come preghare?
2 - Medaglia: 3 Ave Maria
3 - Misteri: (Grani bianchi)
Madonna della Luce, Madre dell’Uomo Dio, vera luce del mondo: volgete benigna gli sguardi vostri a questo popolo che vi loda, vi benedice, vi prega!
4 - Invocazione: (Grani rossi)
O Maria voi siete l’onnipotenza che supplica, otteneteci dunque che non camminiamo giammai nelle tenebre dell’errore e del peccato, ma seguendo il lume della Fede, viviamo sempre secondo i precetti e gli esempi del vostro Figlio Divino, affinché dopo l’esilio di questa terra possiamo bearci insieme con voi degli splendori della luce eterna del Cielo.
5 - Preghiera allo Spirito Santo: Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del Tuo Amore. Manda il Tuo Spirito e tutto sarà creato e rinnoverai la faccia della Terra.
1 - Croce: Segno della croce; Padre Nostro.
1º Mistero
La Profezia di Simeone alla luce della Annunciazione dell’Angelo.
Maria Santissima presenta Gesù bambino al Tempio e incontra il vecchio Simeone che le profetizza la «spada» del dolore, ma è consolata nella certezza di Colui che è venuto per la salvezza di tutta l’umanità.
Maria Santissima offre Gesù a Dio Padre, offre la Vittima pura, santa e immacolata nella sua nascita per poi offrirlo nella croce e con Lui offre se stessa, chiamata ad essere la Corredentrice universale. Per questo Gesù sarà Vittima crocifissa e Lei avrà l'anima trapassata dalla «spada» del dolore per tutti i peccati del mondo redenti da Colui che sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo: - il Signore Dio darà a Lui il trono di Davide, per regnare sulla casa di Giacobbe in eterno, regno che non avrà mai fine -.
2º Mistero
La fuga in Egitto alla luce della Natività di Gesù.
Maria Santissima fugge in esilio con Giuseppe di Nazareth per salvare la vita di Gesù Bambino minacciato di morte. Il dramma e il dolore dell'esilio di Maria Santissima è grazia di sostegno per tutti noi «esuli figli di Eva» chiamati, da questa terra di esilio, alla Patria dei cieli.
La nascita di Gesù fortifica la Madonna per percorre il suo viaggio. Porta in fuga non solo il Figlio nato, ma tutta l’umanità.
3º Mistero
La ricerca di Gesù ritrovato nel Tempio alla luce dell’adorazione dei Magi.
Maria Santissima soffre un'angoscia terribile per lo smarrimento di Gesù a Gerusalemme. Per tre giorni Lei e Giuseppe ricercano il Figlio, e lo ritrovano al Tempio. Nel silenzio del suo cuore gioisce per trovarlo rivolto «alle cose del Padre». Già i Magi lo avevano riconosciuto con i doni come Sacerdote, Profeta e Re venuto per coloro che ricercano la vera via con cuore sincero.
4º Mistero
L’incontro sulla via del calvario alla luce della Risurrezione di Gesù.
Maria Santissima incontra Gesù sulla strada del Calvario e percorre con Lui il cammino doloroso fino al Golgota, portando nel cuore la Croce di Gesù come una «spada» che penetra sempre più nel fondo della sua anima per la redenzione dell'umanità peccatrice. La fede spinge la Madre Addolorata nel cammino verso il Calvario. Ella è partecipe dell’offerta salvifica del Figlio che compirà la volontà del Padre e che la Risurrezione renderà leggibile al mondo intero.
5º mistero
La Crocifissione e la Morte di Gesù alla luce dell’Ascensione.
Maria Santissima Addolorata è presente alla Crocifissione e Morte di Gesù e soffre nel suo cuore di Madre tutti gli strazi del corpo di Gesù inchiodato alla croce. Dal suo pianto sono curate tutte le ferite del genere umano separato da Dio, e ricondotto in Cielo nell’Ascensione del Cristo che vince la morte per sempre.
6º mistero
La deposizione di Gesù tra le braccia di Maria alla luce della discesa dello Spirito Santo.
Maria Santissima riceve fra le braccia Gesù deposto dalla croce. Questa è l'immagine della paternità-maternità di Dio che offre il Figlio come ostia per la santificazione del Mondo. La «Pietà» è porta del Cielo. E’ il grembo che concepisce il Salvatore. Lo stesso grembo che accoglie «il peccato del mondo» e lo rende strumento di redenzione. L’anima della Madre di Dio diviene così l’Arca della Nuova Alleanza grazie al dono dello Spirito Santo.
Dalla maternità della Madonna sofferente davanti alla croce vuota ormai, sgorga la maternità della Chiesa illuminata e fortificata dalla Luce della Pentecoste.
7º Mistero
La sepoltura di Gesù e la solitudine di Maria alla luce dell’incoronazione in Cielo.
Maria Santissima depone il corpo di Gesù nel sepolcro per attendere con fede invitta la sua Risurrezione. Anche il cuore di Maria è deposto in quel sepolcro; cuore trapassato di dolore, ma pieno d’amore e grazie da dare al mondo intero.
Mentre ruota la gelida pietra sull’ingresso del sepolcro, accresce il distacco tra la Madre ed il Figlio, affinché nell’eternità Lei arriva a essere La Regina del Cielo e della Terra incoronata dal Salvatore del Mondo.